Lettera aperta del Presidente del Consorzio, Giorgio Caballini di Sassoferrato

Conegliano, lì 25 giugno 2018

Egregi Soci del Consorzio di tutela del caffè espresso italiano tradizionale, del GITC, lettrici e lettori del presente notiziario, desidero fare un breve riepilogo ed aggiornamento sul progetto volto a far sì che il caffè espresso italiano tradizionale possa diventare patrimonio immateriale dell’umanità riconosciuto come tale dall’UNESCO.

Come sapete il Consorzio è stato fondato con atto notarile a Conegliano nel settembre del 2014, ha la propria sede a Treviso ed ha formalizzato la propria candidatura alla Commissione italiana per l’Unesco nella primavera del 2016.

Il 4 ottobre 2017 si è svolto a Roma un importante incontro presso il MIBACT con i rappresentanti per la CNIU Ministero Affari Estro, il Segretario Generale dott. Enrico Vicenti, per il Ministero Affari Esteri settore Cultura e Patrimonio la dott.ssa Maria Sica, per il Ministero dei Beni Culturali e del Turismo la dott.ssa Stefania Baldinotti.

Per il nostro Consorzio erano presenti l’arch. Pietro Laureano e la dott.ssa Ilaria Danesi.

La conclusione di tale incontro è stata:

  • il caffè espresso tradizionale è una candidatura importante e da perseguire;
  • per concludere gli atti della procedura della proposta è necessaria l’iscrizione presso database riconosciuti da MIBACT ed Unesco;
  • è importante il percorso di confronto e coinvolgimento dell’intero comparto del caffè in Italia.

Per quanto riguarda il coinvolgimento del comparto, il nostro Consorzio ha aderito al gruppo di lavoro sul caffè espresso istituito dal Comitato Italiano del Caffè, riunioni che si sono tenute presso AIIPA di Milano.

Nel maggio scorso il nostro Consorzio, il CIC e l’INEI, hanno definito il Disciplinare del caffè espresso italiano che detta le buone regole per ottenere la massima qualità di un espresso italiano tradizionale preparato nei pubblici esercizi e che andrà ad integrare il dossier già presentato alla Commissione Italiana Unesco.

È stato un lavoro costruttivo che ha visto per la prima volta impegnati insieme importanti realtà italiane del mondo del caffè per raggiungere un obiettivo condiviso al fine di offrire qualità e tradizione alla maggioranza dei cittadini italiani che considerano il caffè espresso italiano tradizionale parte integrante del loro patrimonio e identità nazionale.

È un esempio per tutto il sistema Paese a difesa della nostra identità culturale e del tessuto economico.

Colgo, in questa sede, l’occasione per ringraziare il Presidente del Comitato Italiano del Caffè dott. Mario Cerutti ed il direttore dott. Gianni Forni che hanno creduto in questo progetto e tutti coloro che hanno contribuito alla sua realizzazione.

Per quanto riguarda l’altro importante punto per poter concludere la procedura di presentazione della proposta e cioè l’iscrizione presso database riconosciuti da MIBACT ed Unesco, provvederemo all’iscrizione presso l’Università di scienze gastronomiche di Pollenzo al database del Progetto dei Granai della Memoria che è riferimento certificato per il MIBACT.

A tal fine è stato stipulato un contratto con la stessa Università di Pollenzo per la realizzazione di otto video che si svilupperanno in tutta la filiera del caffè espresso italiano tradizionale e comprenderanno numerose interviste ai maggiori rappresentanti del settore.

Ci stiamo inoltre muovendo per l’inserimento del dossier in ulteriori database.

Termino ringraziando per l’impegno sempre profuso Luca Fabbri di Ipogea e Ilaria Danesi e per il grande contributo dato alla fattibilità e conclusione del disciplinare del caffè espresso italiano tradizionale Luigi Odello, Luigi Morello e Antonella Zambelli.

Ringrazio naturalmente tutti i membri del Consiglio Direttivo che hanno sempre condiviso e supportato la nostra attività e tutti i soci che con la loro partecipazione contribuiscono alla realizzazione dello scopo  per il quale il consorzio è stato costituito.

Ad maiora.

IL PRESIDENTE

Giorgio Caballini di Sassoferrato

Consorzio di tutela del caffè espresso italiano tradizionale

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